QUIRRA, LA SARAS, LA SCIENZA DI PINOCCHIO E QUELLA DELL’IGNORANTE

POST 101 LA SCIENZA DI PINOCCHIO E QUELLA DEI CRETINI«Al di là del mondo magico e religioso, tante altre false credenze circolano nella nostra società: leggende, complotti insistenti, terapie miracolistiche, rischi immaginari, mode insensate e tecnologie illusorie. Elemento comune a tutte queste false credenze è una profonda ignoranza in fatto di scienza e una preoccupante e ingiustificata diffidenza nei confronti di essa.»

Queste considerazioni sono tratte dalla breve prefazione di Tullio regge ad un libricino di Silvano Fuso intitolato Pinocchio e la scienza: come difendersi da false credenze e bufale scientifiche.

Mi è venuto in testa di scriverne perché osservo (con molta tristezza) il tipo di società che ci siamo creati attorno, un mondo in cui la scienza e il vedere la realtà con occhio scientifico non hanno cittadinanza.

Se parlo del libro di Fuso, piuttosto datato, peraltro, del 2006, non è per aderire acriticamente ai suoi contenuti (tutt’altro, ad esempio sono un convinto antinuclearista) quanto per segnalare come si possa dissentire pur condividendo un lessico comune. Anzi, se non lo si condivide, è del tutto inutile provare a interloquire, perché sarebbe come un dialogo tra chi parla linguaggi diversi!

Questo aspetto, la necessità di condividere un lessico, attualmente, in Italia, non viene preso in considerazione. C’è, invece, la falsa percezione della possibilità di avvicinarsi alle procedure scientifiche in modo intuitivo, empatico, praticando quello che si chiama, in genere, buonsenso. Ed è questa, in definitiva, la radice prima della confusione generale in cui siamo immersi, quella che ha portato, ad esempio , alle condanne dei componenti la Commissione Grandi Rischi per il terremoto aquilano.

Un esempio, questo, che mi viene in mente perché è stato trattato dalla trasmissione televisiva PresaDiretta, di Iacona, amata da molti telespettatori convinti della sua imparzialità e competenza, come Report, di Gabanelli. E invece, entrambe, preda degli equivoci metodologici più banali quando si trovino ad argomentare su tematiche scientifiche, come per l’appunto i terremoti, o l’epidemiologia o l’inquinamento.

Poiché molti dei nostri attuali problemi (energia, rifiuti, inquinamento, sviluppo industriale, gestione del territorio, salute) non possono prescindere da un approccio scientifico e poiché questo è spesso carente – se non del tutto assente – ne deriva una situazione di sostanziale confusione, in cui i fruitori dell’informazione, i cittadini, poco educati da una scuola altrettanto carente, sono, nel migliore dei casi, impossibilitati ad un giudizio informato oppure, nel peggiore, del tutto disinteressati al problema.

In questa situazione, in cui il principio informatore principale è in ultima analisi l’immaginazione – oppure la pretesa di informarsi smanettando col mouse (senza essere in possesso delle categorie necessarie all’interpretazione di ciò che si trova) – la formazione della «opinione pubblica» avviene attraverso il ricorso al sensazionale, alla notizia eclatante, allo scoop, così che gran parte dei dati oggettivi, spesso disponibili, non trovano spazio.

Il caso di Quirra a PresaDiretta (ma anche l’aspartame di Gabanelli!) è emblematico in tal senso. Si mostrano gli agnelli deformi, si intervista un giornalista/scrittore che non sa dove stia di casa l’epidemiologia, si sbattono in video le lacrime dei congiunti dei morti per cancro, le dichiarazioni dei vecchietti che siedono giulivi in piazza e dicono che il poligono non c’entra nulla. Infine il Pubblico ministero che sostiene l’accusa per il rinvio a giudizio di venti indagati e qualche avvocato difensore. Dove starebbe l’inchiesta giornalistica? Chiunque abbia un minimo d’esperienza di allevamento avrà visto bestie deformi. Tutti noi abbiamo un congiunto, amico, conoscente, morto per cancro, tutti pronti ad individuare in chissà quale causa una morte di cui, in realtà, poco o nulla si sa! Possibile che siano questi i criteri per discutere di potenziale inquinamento mortale da attività militare? Dove sta il baco (come avrebbe detto un mio caro amico sardo-toscano)?

Il baco sta nel fatto che non parliamo di un’inchiesta d’assalto, della denuncia di un potenziale stato di pericolo in assenza di informazioni. I sospetti riguardo possibili impatti negativi sulla salute pubblica dell’attività del poligono permangono da anni e sono state condotte indagini epidemiologiche. Perché non citarle? Sono gli unici dati scientifici disponibili, in fondo, gli unici punti di riferimento. Naturalmente non costituiscono la verità (scienza e verità sono due categorie lontanissime, la seconda attinente alla religione!). Possono (anzi devono) essere criticate, discusse, avversate, ma la base di discussione, al punto attuale, non è più l’agnello polifemo né il pianto (ben comprensibile) dei parenti dei morti per tumore. Non sarebbe stato più ragionevole, a questo punto, spostare l’attenzione su ciò che la scienza sta facendo adesso? Non sarebbe stato ragionevole quantomeno descrivere i risultati (alcuni attualissimi, tra l’altro) citando il fatto (questo sì eclatante!) che è in atto un’ulteriore indagine epidemiologica che coinvolge ISS e RAS? E che dire della scomparsa dell’Uranio Impoverito, fino a poco tempo fa sbattuto in prima pagina ed ora misteriosamente assente? Perché neppure una frase sul fatto che dopo tanto clamore sul DU non se ne parla più? Perché non intervistare almeno due epidemiologi che avessero da dire qualcosa sugli studi effettuati e in corso (non dico favorevoli, dico scienziati!)

Sul perché non si sia fatto, e sugli effetti, rimando alle conclusioni del post: parliamo di Sarroch.

In questo caso, c’è un comune immerso in quello che chiamo “Ambiente SARAS” e non mi riferisco solamente all’aria al suolo e alle acque, quanto al rapporto profondo di una comunità costretta a convivere con un leviatano industriale al fianco. Nel bene e/o nel male, il paese vive di (e con) SARAS, non ne può fare a meno.

Ebbene, a Sarroch c’è un dato scientifico (per il quale vale quanto detto prima: criticabile e, si spera, criticando) che indica un’incidenza terribile di tumori ai danni della popolazione. In questo caso non è un sospetto e nessuno mostra agnelli deformi. Non solo: il dato comparso all’inizio degli anni 2000, è stato confermato da un successivo aggiornamento. È colpa di SARAS? Non si sa, allo stato attuale nessuno può dirlo. C’è anche il fatto che sul territorio non insiste solo SARAS, però, al contrario di Quirra, in cui i morti si sospettano, a Sarroch ci sono! Dove stanno gli articoli sui giornali? Le prese di posizione dei politici? Gli intellettuali che si sbracciano? Perché a Quirra non si guardano i dati epidemiologici e a Sarroch nemmeno?

La risposta, finalmente, arriva: perché la scienza fa paura e fa paura perché mette ordine nella confusione. E mentre nella confusione il più forte/furbo fa ciò che ritiene opportuno (quindi Quirra resta aperto e SARAS, se lo volesse, potrebbe fare i fatti propri) nella chiarezza saltano fuori le magagne e per i forti/furbi si fa più difficile, come a Taranto, in cui sono i dati incontrovertibili che hanno determinato, finalmente, la necessità di un intervento serio! Senza i dati, la scienza, i Riva avrebbero continuato imperterriti a far soldi con licenza di inquinare. Certo non è detto che finisca, ma adesso non è più come prima, perché la situazione è chiara, l’inquinamento e i morti ammazzati non possono essere negati e sarà assai più difficile mettere il bavaglio ai cittadini (non all’informazione: il bavaglio lo mettono a noi!)

Ecco perché non mi stancherò mai di dire che le suggestioni devono essere lasciate a casa, assieme agli agnelli e al pianto per i poveri morti: quella che noi spesso chiamiamo giustizia può arrivare solamente se si lasciano correre i sentimenti e si ricorre al cervello. È difficile, duro, ma non ci sono alternative, altrimenti finisce come a Quirra: ci mettono sotto il naso una bufala (prima l’uranio, adesso il torio) poi scoprono la bufala (per l’uranio è già avvenuto, per il torio avverrà) e tutto resta come prima!

Q. e. d.

 

Gabriele Ainis

gabriele.ainis@virgilio.it

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15 risposte a QUIRRA, LA SARAS, LA SCIENZA DI PINOCCHIO E QUELLA DELL’IGNORANTE

  1. cesare ha detto:

    Ma che cosa c’entra ogni volta la Saras con Quirra? Ma basta… Si mettono in evidenza i morti di Cagliari ovest (in un altro post) e quelli di paesi vicini, con numeri ridicolmente bassi di malati di tumore (in confronto a quirra) però a quirra è un’invenzione a Cagliari no…. Perchè non si dice invece che bisogna scoprire la verità in entrambi i casi? Gabriele sei solo boria ma non capisci niente.. Ma come fai a dire che non si parla di indagine epidemiologica? Se ne parla e pure tanto ma ciò non toglie che si possano mostrare anche i lutti o gli animali deformi. Ainis fatti un bagno di umiltà e cerca tu di guardare i veri dati cioè vai nei paesi intorno al pisq e poi ne riparliamo…mi sa che l’unico che smanetta col mouse e basta, sei proprio tu!!!

    • Gabriele Ainis ha detto:

      Gentile cesare,
      io sto appunto citando i dati disponibili, le indagini epidemiologiche effettuate per il PISQ e per il distretto di Cagliari Ovest. Io le cito entrambe, la stampa no: né le une né le altre.
      E leggere ciò che scrivo?
      Se poi per lei ci sono indagini che vanno bene ed altre no (senza dire per qul motivo, beninteso) questo è un problema tutto suo: ci sarà un motivo se cito gli ignoranti, le pare?
      Cordialmente,

  2. Asia ha detto:

    Mi ripeto: non è detto che i dati UFFICIALI siano attendibili.
    Lo dicono gli stessi scienziati, lo sottolineano gli epidemiologi in persona.
    Perché quindi considerarli evangelici?
    PRESA DIRETTA lo sa da sempre e si muove (giustamente) controcorrente.
    La storia delle recenti collusioni tra politica e lobby (vedi scandalo Monsanto) ha dimostrato che la verità si può addomesticare e persino occultare.
    Da poco anche l’EFSA ha emesso comunicati rincuoranti sugli OGM, negandone la pericolosità, con tanto di dati ufficiali, ma le ricerche di alcuni scienziati europei hanno dimostrato la loro pericolosità, con agghiaccianti sperimentazioni su cavie.
    http://www.cadoinpiedi.it/2012/09/20/scandalo_monsanto_mais_e_pesticidi_provocano_cancro_e_danni_agli_organi_-_video.html
    La battaglia di Vandana Shiva, scienziata di fama mondiale (si occupa di ricerca interdisciplinare: scienza, tecnologia e politica ambientale), mi induce a dubitare SEMPRE e comunque.
    http://it.wikipedia.org/wiki/Vandana_Shiva
    « Negli ultimi tre decenni ho provato a essere io il cambiamento che speravo di vedere. Quando ho trovato che la scienza e la tecnologia dominanti erano al servizio degli interessi dei potenti, ho abbandonato l’ambiente accademico per la Fondazione di Ricerca per la Scienza, la Tecnologia e l’Ecologia, un’organizzazione partecipativa di ricerca di pubblico interesse. Quando ho scoperto che le multinazionali globali volevano brevettare le sementi e i tipi di grano, ho fatto partire il progetto di Navdanya, per proteggere la bio diversità, difendere i contadini e promuovere l’agricoltura biologica. »
    http://it.wikipedia.org/wiki/Navdanya

  3. Priamo ha detto:

    Oh Cesare sei molto ignorante nel sensi che ignori quali siano i metodi della ricerca scientifica, i dati sono a disposizione di tutti. L’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna che svolge attività di ricerca scientifica sperimentale veterinaria, di accertamento dello stato sanitario degli animali e di salubrità dei prodotti di origine animale ha evidenziato che: le indagini hanno evidenziato, inequivocabilmente, la conformità dei campioni rispetto ai limiti previsti dalla normativa vigente. In particolare, con il prelievo di campioni di acque, pascoli, mangimi, essenze arboree, foraggi, latte, formaggi, carni (muscoli, fegato e reni animali); pertanto su tutta la catena alimentare, i risultati hanno evidenziato una radioattività ed una presenza di sostanze potenzialmente nocive notevolmente bassa. Insussistenza, inoltre, di pericolo alla catena alimentare, in nessuno dei campioni analizzati è stata evidenziata alcuna radiocontaminazione da emettitori artificiali. L’indagine epidemiologica, dell’Istituto Superiore della Sanità,(anche se parziale) nei comuni del salto di Quirra ha evidenziato che: i valori di mortalità sono sotto la media regionale. Questi dati, dicono che attorno al poligono di Quirra si vive più a lungo rispetto al resto della Sardegna ( ahi ahi….salvo la cirrosi). La popolazione dell’Ogliastra, in particolare Perdasdefogu e Villagrande), è oggetto di una particolare attenzione da parte di demografi, nutrizionisti e genetisti a causa della straordinaria longevità dei suoi abitanti, che raggiunge i valori più elevati al mondo. Certo se tu consideri “scienziati” Zucchetti-Gatti-Lodi Rizzini, i cavoli a merenda li mangi tu.

  4. Proto Zuniari ha detto:

    La scienza e il suo metodo (sempre che ne esista davvero uno) prevede assunti, o paradigmi, provvisori, destinati a cadere e ad essere sostituiti da nuovi; e la maggiore aspirazione di uno scienziato è sempre quella di rivoluzionare il paradigma dominante. Che un tale modo di procedere non trovi cittadinanza nelle società che vogliono certezze, verità e unti dal signore, purtroppo, è cosa assodata. Se poi l’insegnamento e la formazione in una società sono improntati a Croce e Gentile e alla Chiesa cattolica, non meraviglia che la parola scienza suoni come qualcosa di sinistro e diabolico. Il dato , che è alla base di ogni elaborazione, non conta e se non corrobora una tesi o un ideologia va attaccato e rifiutato con argomenti da avvocati: l’unica figura riconosciuta per cui valga la pena frequentare l’università. In fondo studiare scienze nel nostro paese di azzeccagarbugli è cosa da stravaganti, non serve, è dannoso e sopratutto non ci si fanno i soldi .
    Se a Quirra si sperimentano armi micidiali che serviranno a bombardare e massacrare civili , ad alimentare un mercato da sempre equivoco, questo per le nostre anime belle non è un motivo sufficiente per chiudere il poligono, no! C’è bisogno di trovare l’uranio impoverito, i mutanti e incidenze tumorali superiori alla media che non esistono, e se alla conclusione che non esistono si arriva con procedimento scientifico, in culo alla scienza.

  5. Asia ha detto:

    Caro Proto Zuniari,
    tralasciando le dissertazioni generiche sulla scienza, la prego di rispondere a queste DUE domande.
    1- Come mai, se la popolazione di certe zone sta benone, si è arrivati al D.P.R. 37 del 2009 che parifica i poligoni sardi alle zone di guerra e ammette al RISARCIMENTO anche gli abitanti di Teulada, Perdasdefogu, Villaputzu e Arbus per i tumori causati dall’esposizione alle nanoparticelle cancerogene?
    2- Come mai alla dr. Gatti, riconosciuta nominalmente come esperta sia nelle commissioni parlamentari che nella task force della Procura di Lanusei, DI FATTO si mette il bastone tra le ruote?
    La ringrazio anticipatamente.

  6. Proto Zuniari ha detto:

    Gentile Asia ,
    non so di oncologia, e se si sè stabilito che a stare vicino a proiettili che esplodendo generano nanoparticelle che , se respirate, sono letali deve esserci un fondamento scientifico. Giusto quindi il risarcimento .Sicuramente respirare nanoparticelle di metalli pesanti oppure di amianto o anche di semplice fumo di sigaretta può causare tumori.Questo non significa che ci siano intere regioni inquinate da uranio impoverito, non esistono dati che lo dimostrino. E i bastoni tra le ruote, magari veri, alla dott. Gatti, che non so chi sia ma che Lei stessa descrive come persona di parte (task force delle procura di Lanusei), anche se universalmente riconosciuta (quanti lavori e citazioni ha sulle banche dati riconosciute a livello internazionale?) come esperta da entità politiche , non costituiscono dato scientifico. L’unico dato dato scientifico sono le concentrazioni di elementi chimici tossici biodisponibili nelle matrici (aria, acqua, suolo) che scambiano con gli esseri viventi. Se Lei sarà in grado di fornire questi dati, e se questi dati saranno anomali rispetto al fondo naturale, cambierò volentieri opinione. Quanto a Teulada, si trova a metà strada tra Sarroch e Porto Vesme, luoghi dove l’incidenza anomala di tumori è stata dimostrata indipendentemente dai giochi di guerra di cui tutti, ci vorremmo liberare.

  7. New Entry ha detto:

    Una cosa è mettere in discussione criticamente le informazioni, siano esse sotto forma di indagine scientifica o di reportage giornalistico, altra cosa è squalificarle a priori. Altrimenti di cosa si parla? Le “condanne” vanno emesse dopo i processi, e sulla base delle prove e dei fatti presentati e confutati o meno. Dall’approccio a questa e ad altre discussioni su temi simili comincio a capire perchè spesso nei blog ci si concentri di più sull’identità di chi (si) espone piuttosto che sui contenuti. Forse è per mancanza di metodo, più o meno consapevole.

  8. cesare ha detto:

    Priamo il vero ignorante sei tu, non io, perchè ti fidi dei dati ufficiali. Non capisci una cavolo perchè è chiaro che per insabbiare il problema di Quirra la prima cosa che hanno fatto è produrre dei dati chiamati scientifici taroccati ad arte per convincere la popolazione che non c’era nulla di cui preoccuparsi. La ufficialità dei dati che tu richiami fa si che il popolo si fidi di più ma cosìfacendo commette l’errore più grande. Gli ignoranti come te credono a tutto quello che gli viene detto dai politici e dai generali e dagli scienziati venduti ai generali e a i politici. Ma se tu beato credulone avessi fatto ciò che ho fatto io e altri, cioè tu, anzichè leggere quei dati e crederci ingenuamente, fossi andato a verificarli sul campo, avresti visto anche tu che sono taroccati. Quindi l’ignorante Priamo sei tu, senza offesa, ma tu conosci gli studi epidemiologici e basta, io conosco anche la realtà. Se i dati ufficiali dicono che in un comune ci sono state X leucemie e invece tu sai di per certo che ce ne sono state dieci volte tanto, qualche sospetto dovrebbe venirti…

  9. cesare ha detto:

    Senza parlare di come hanno svolto i campionamenti di erbe e prodotti alimentari. Hai letto la relazione su questi dati, che è stata fatta dal comitato misto di esperti??? Hanno lavato l’erba prima di analizzarla e tenuta in ammollo per giorni ecc Hanno omesso di effettuare alcune analisi in alcuni prodotti ecc leggi leggi Le analisi sono tutte inattendibili. Ci sono i tecnici da te osannati che sono sotto processo, sveglia!!!!
    Tu credi troppo alle balle di Stato, Priamo.
    Vai a Escalaplano 8 bambini deformi su 20…. ma la realtà la conosci? Ma dove vivi??

    • Gabriele Ainis ha detto:

      Gentile cesare,
      meno male che ci sono i furbacchioni come lei, che non si fanno imbrogliare!
      Ah, a proposito, guardi che sbaglia: i bambini deformi sono 20 su 8, non si faccia fregare anche lei dai complottisti.
      Cordialmente,

    • New Entry ha detto:

      Credo che qui non si voglia credere a tutto, ma si cerchi di trovare una verità con dati che si possano condividere (nel senso di usare per discuterne). Allo stato attuale mancano dati e informazioni alternativi ottenuti con criteri accettabili.
      Dobbiamo pur avere una piattaforma comune da cui partire, senza scartare tutto a priori o pensare al contrario che tutto abbia diritto di cittadinanza.
      Perchè altrimenti io domani mi alzo e decido che, visto l’alto numero di persone affette da ipercolesterolemia e da diabete e visto l’alto numero di antenne per la telefonia, esista una precisa connessione fra le due cose, e grido al complotto perchè su questo legame non è stato volutamente e colpevolmente portato avanti nessuno studio, insabbiando la cosa. Ne vogliamo parlare?

  10. Priamo ha detto:

    Gentile Cesare,
    sei talmente confusionario e incompetente che ti lascio cuocere nel tuo brodo. Se non conosci l’ISS, l’IZS, W.G.R., che non hanno niente a che fare con l’SGS e con il processo, il problema di afferrare è solamente tuo.
    Ti saluto

  11. daniela ha detto:

    ti ho citato in questo post http://danang-raccoltedifferenziate.blogspot.it/2013/03/considerazione-semiseria-sul-cinghiale.html perché concordo sul tuo sintetico giudizio su trasmissioni di cosiddetta informazione

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