LE INUTILI TORRI DI ATLANTIDE 2.0

Provate a interrogare il dio Google digitando «Torri di Atlantide» e avrete una sorpresa: dopo i due colossi Amazon e Facebook, comparirà (oggi compare, domani chissà) il link ad un delizioso post scritto su ArcheoloGGia NuraGGicadal mai troppo compianto professor Roberto Coroneo, per l’occasione firmatosi Robertu Koroneu.

Lo ricordo con grande piacere e tanta nostalgia, prima di tutto per l’uomo e poi per l’effetto che ebbe, sia sulla banda degli idioti shardanici che su quella degli accademici seriosi. I primi tuonarono contro l’affronto alla “sardità”, i secondi storsero il naso giudicando poco opportuno che un “professore” si abbassasse a prendere bellamente per il culo un insieme eterogeno di persone, legate dall’immenso ridicolo di appellarsi a un mito per una lunga serie di interessi particolari – per lo più personali e bassotti assai, altro che “sardità”: cos’e dinai! – che non sto qui a elencare.

Lo scopo del professor Coroneo era, a mio giudizio, chiarissimo: rispondere ad un cumulo di cazzate con gli argomenti della comicità e della presa per il culo, perché quando si parla con qualcuno bisogna condividere un linguaggio. Se il nostro interlocutore non accetta il linguaggio scientifico, è inutile usarlo per rispondergli, come fa ad esempio Piergiorgio Odifreddi parlando di religione. O, per estensione, inutile adoperare un linguaggio sensato se si risponde a un cretino!

Ora, non è che voglia dire a Fabrizio Frongia che ha copiato il titolo dal professor Coroneo (anche se in realtà è così: lo prendo come un omaggio ad un accademico di gran valore) e per questo scriva «Le Torri di Atlantide 2.0». Desidero sottolineare quanto l’operazione sia fallimentare e inutile, perché le argomentazioni del saggio di Frongia (peraltro svolte dignitosamente, sebbene la scrittura non brilli per fantasia e ingegnosità… come dire che è un testo terribilmente noioso) andranno a un uditorio che, in parte, non ne ha bisogno e, in parte, non ha alcuna intenzione di ascoltarle, posto che possieda gli strumenti per affrontarle. Vediamo di essere più chiari: c’è qualcuno disposto a credere che un sedicente «ricercatore indipendente» che orienta i nuraghi con la costellazione del Sirbone – misurando l’allineamento con una pastinaca nuraGGica piantata nel culo – sia disposto a discutere seriamente le tesi di Frongia? O uno che legge i libri del suddetto carotato nuraGGico sia in grado di distinguere una carota nelle chiappe da un’argomentazione scientifica?

Naturalmente no e l’aveva capito benissimo proprio il professor Coroneo, che aveva privilegiato la presa per i fondelli, questa sì capace di far girare i santissimi agli imbecilli: chi conosce Platone ed è quindi in grado di capire le argomentazioni di Vidal-Naquet, non ha bisogno di Frongia. D’altra parte, chi è ignorante non capisce Vidal-Naquet e neppure Frongia. Mentre chi sfrutta le argomentazioni pseudoscientifiche per farsi i fatti propri può usare le operazioni come questa – quella di Frongia – per vantare un interesse proprio dal mondo accademico, ottenendo maggior prestigio!

L’obiezione è ovvia: allora non si dovrebbe rispondere?

Sì, si dovrebbe, ma su un terreno comune: ad esempio sul palcoscenico di Zelig, come aveva suggerito Coroneo! Non saranno i saggi “alla Frongia” a far perdere credibilità ai cretini shardanici, tutt’altro, perché, non possedendone, ne acquisteranno un pochino qualora vengano considerati di interesse scientifico!

Oppure ci siamo dimenticati della mirabile trovata di quel sommo intellettuale che risponde al nome di Paolo Maninchedda, che desiderava dedicare una parte del Bollettino di Studi sardi alla vexata quaestio della scrittura nuragica? Ma scherziamo?

Altra obiezione: il saggio di Frongia non è una risposta ai cretini shardanici, è un saggio di antropologia che esamina la tematica del “sardo che ha bisogno di un passato glorioso per riscattare un presente deficitario”!

Ah si? Allora, cari signori, è una poderosa cagata, perché è doppiamente inutile! Se di questo si deve parlare, inutile scomodare Platone e Vidal-Naquet: perché non parlare di Lilliu?

Perché non cominciare, finalmente, a risolvere l’equivoco vero che Lilliu ha lasciato in pesante eredità al mondo accademico sardo, responsabile quanto i cretini shardanici della burletta di Atlantide? O vogliamo dimenticare l’intreccio – che nessuno pare intenzionato a indicare – tra politica e archeologia inaugurato dal preclaro accademico dei lincei?

Perché è facile prendersela con Atlantide, facilissimo dimostrare che i cretini sono cretini, ma risulta appena più complicato, solo un pochino però!, rivoltare le tasche a chi, con argomenti che nulla hanno a che vedere né con l’antropologia, né con l’archeologia, né con la contestualizzazione storica di una disciplina, ha inaugurato ciò che oggi è sotto gli occhi di tutti: l’uso strumentale dell’archeologia per scopi politici e ideologici.

Però Lilliu non si tocca, perché si toccherebbero interessi che fanno comodo a tutti, accademici e non.

Non sarà un caso se assai spesso osserviamo locandine che pubblicizzano eventi e pubblicazioni in cui archeologi e cabarettisti non disdegnano ammiccare l’uno nei confronti dell’altro. Eventi e pubblicazioni in cui gli scarni (ma sempre interessanti) contributi pubblici, i patrocini di RAS, province, comuni non vengono mai messi in discussione o criticati da chi, forse, ne avrebbe il compito, morale se non istituzionale: dal mondo accademico!

Dagli ai fanti (meglio se atlantidei) e lascia in pace i santi, soprattutto se martirizzati da una buona propaganda: viva, viva la SSardità!

Insomma, mi si permetta dirlo, i remake e i sequel spesso non sono altro che clamorosi flop. Il libro di Frongia, però, fa eccezione: non è clamoroso.

 

Gabriele Ainis

gabriele.ainis@virgilio.it

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20 risposte a LE INUTILI TORRI DI ATLANTIDE 2.0

  1. Hybris ha detto:

    Mi scusi, ma cosa si crede? Di essere? Che lei sia un essente o un non essente poco ci importa, tutt’al più ci sarebbe di ausilio, alla digestione, sapere per quale arcano disegno lei manifesti così irsuto livore nei confronti dei propugnatori di tesi contrarie alle sue. E’ forse invidioso? O tiene fin troppo alle sue credenze tanto da rendersi ridicolo con la sua spocchiosa malevolenza? E ci dica, al fine di delimitare un ambito in cui le parole abbiano un significato comune, cos’è per lei il linguaggio scientifico? E la tecnica? E il mito? E la storia? Ha un’idea sua e non mutuata dalla natura del divenire della conoscenza? O il suo è “il continuo svolazzare intorno all’unica fiamma della vanità?” Segue un procedimento logico nell’infiocchettare le astrusie o proviene direttamente da Nefelococcigia, conoscendo quindi l’essenza delle cose? Ce lo dica e ce ne faremo una ragione.
    P.S. Occorre dirle che la sua scrittura è tra le più noiose. Eviti l’aggettivazione sovrabbondante chè la si potrebbe scambiare per scrittura di liceale. Hybris

  2. Gabriele Ainis ha detto:

    Gentile Hybris,
    posso dirle, sommessamente, che lei non capisce un cazzo? Quali sarebbero le tesi contrarie alle mie? Le farei notare, altrettanto sommessamente, che il saggio di Frongia è una cagata proprio perchè evita le tesi che dovrebbe affrontare. Adesso che gliel’ho spiegato può tornare felicemente a Nubicuculia per dedicarsi alle sue occupazioni preferite.
    Nel merito: perchè non prova ad argomentare piuttosto che smanacciare la tastiera come succedaneo del pene (fa parte anch’ella della piccola manus di idioti shardanici, maestri della masturbazione virtuale)? O vorrebbe affermare non esser vero che Lilliu fu il primo ad usare strumentalmente l’archeologia per la grandezza della “Patria Sarda”? E che figli e pronipoti fan finta di nulla continuando bellamente a mettersi in tasca i soldini pubblici per convegni/conferenze/consulenze/pubblicazioni&cazzivari? E che i signori accademici, in questo, sono bravini quanto i prodi shardanici atlantidei?
    Cordialmente,

    PS – Non le piace la mia scrittura? Non legga ciò che scrivo, la prego, altrimenti il pensiero che lei possa esserne infastidito non mi farebbe dormire la notte.

    • Hybris ha detto:

      Lei non ci crederà ma avevo scommesso con Gianni Mina, Mohamed Ali, I Matia Bazar ed il figlio dello Sceicco bianco che avrebbe risposto così come ha risposto. Non tollera il contradditorio? Gode nell’insultare ? Spara su chi le scrive e non dice un picciuolino sul nus? Troppo comodo. E’ solo colpa sua, si guardi un po’ dentro, e vedrà che poi si potrà guardare allo specchio senza inorridire. E sorrida, che chi non scherza è solo un povero coglione. Se poi vuol dare tutto il credito che lei pensa sia dovuto a Pierre Vidal-Naquet le suggerirei di leggersi qualcosa di Nietzsche, visto anche che i riferimenti nel mio precedente intervento non li ha saputi cogliere, non so se per pochezza culturale o perchè tutto il suo essere è teso allo strenuo difendersi. Naturalmente, ed è ovvio, lei avrà sedimentato parasimpaticamente le sue convinzioni, tanto da esserne giustamente (per lei) prigioniero. Però se lei nelle sue risposte si attacca alle parole (mai veritiere e dense di inganni per gli stolti) e non affronta le pianure e le praterie dei concetti, non sarà mai un buon eracliteo, e la hybris continuerà ad essere per lei non pietra di paragone ma caos. Coltivi l’arte del dubbio, che di chi sa tutto, o soltanto crede di saperlo, la Natura ha sempre fatto giustizia. E non se la prenda perchè le si critica la scrittura, visto che oltrettutto lei fa di questo esercizio grande abbondanza. Anzi dovrebbe essere contento che qualcuno noti COME scrive e non solo le stupidaggini CHE scrive. O vuole da qualunque critica scappare come il figlio di Lessing?

      • Gabriele Ainis ha detto:

        Gentile Hybris,
        non posso continuare a sostenerle la tastiera mentre lei si masturba. Veda di esaurire in fretta la sua dotazione di sperma virtuale, grazie.
        Cordialmente,

        • Hybris ha detto:

          Le lenti dei suoi occhiali avrebbero bisogno di essere un po’ ripulite, magari mettendole sotto il rubinetto, così come il suo cervello. In base a quale indizi lei arriva alla conclusione che chi le scrive sia un maschio di homo sapiens sapiens? Dotato quindi di pistolino ancorchè virtuale? Grave errore di supponenza da parte sua trattare in siffatto modo una appartenente alla discendenza di Eva, o di Lilith se preferisce. Che dice molto su di lei (scommetto che ha frequentato solo scuole maschili, caserme, seminari e altri ricettacoli di “superba” mascolinità.

          • Gabriele Ainis ha detto:

            Gentile Hybris,
            tanto tempo disponibile per le seghe, eh? Dipendente pubblico?
            Cordialmente,

            • Marilisa ha detto:

              Ainis, ma come si permette? Lei è un gran cafone e mi sembra anche un grande ignorante, nel senso che ignora le domande che le si fanno e non risponde MAI se non con volgarità da caserma.

              • Gabriele Ainis ha detto:

                Gentile Marilisa (Hybris),
                non che sia importante, ma le rendo noto che, quando commenta, la piattaforma WP registra il suo IP. Quindi, se desidera cambiare nick, adotti uno dei tanti espedienti adatti alla bisogna.
                Lei non ha proprio un cazzo da fare, vero?
                Cordialmente,

                • Marilisa ha detto:

                  Ha mai sentito parlare di Local Area Network? O di un collegamento internet unico per le utenze di diversi edifici adiacenti?

                  • Gabriele Ainis ha detto:

                    Gentile Marilisa (Hybris),
                    ma non mi dica, una bizzarra concentrazione di coglionazzi! Interessante.
                    E tutti senza niente da fare.
                    Bene: grazie per l’incremento dei contatti.
                    Cordialmente,

  3. Hybris ha detto:

    Ainis se deve cercare ogni parola su Google qui si fa notte!

  4. Proto Zuniari ha detto:

    O Hybrisi! Ma chi t’ ha detto che se uno si masturba è per forza maschio? O, se Lei preferisce, deva di necessità appartenere al genere maschile dell’Homo Sapiens Sapiens?. Ainis parlava genericamente di masturbazione, solo dopo è passato alle seghe. Ma perchè polemizzare con la persona e non con le sue tesi sul saggio di Frongia ? Mi sembra che Ainis lo ritenga inutile perché agli shardanicki non si deve rispondere con argomentazioni scientifiche (e qui il suo atteggiamento demolitorio si attenua perchè riconosce valore scientifico al saggio), pena la legittimazione degli idioti (o dei furbi della loggia del vellutino) . Condivido pienamente questa posizione. Condivido meno l’asserzione che nel mondo accademico non venga riconosciuto (e anche criticato) “l’uso strumentale dell’archeologia per scopi politici e ideologici” inaugurato da Lilliu . Certo, se uno deve chiedere finanziamenti alla RAS per un progetto di ricerca, un inchino davanti alla cappella del santo nuraggico lo deve fare.

    • Hybris ha detto:

      Caro Proto Zuniari, sarà per il fatto di avere una vita sessuale appagante, o un lavoro nel campo della ricerca che mi stimola e gratifica, e quindi nessuna rabbia in corpo, che non ho mai neppure pensato di utilizzare metafore sessuali nè nei ragionamenti tantomeno nelle dispute. Mi dà parecchio fastidio vederlo costantemente applicato da maschi forse frustrati, e notando immediatamente questo atteggiamento in Ainis non ho resistito all’impulso di prenderlo in giro, sottolineando le sue insicurezze e toccando i tasti che ero sicura avrebbero alimentato la sua aggressività. E se l’ho trattato da Anselmo che andò in guerra e mise l’elmo mi dovrà scusare, ma è difficile trovare in rete soggetti altrettanto permalosi e scontati. E la cosa mi diverte. Se poi vuole che prenda posizione sui furbi del vellutino le dirò che penso lei abbia ragioni da vendere. Ma a lei lo dico perchè mi aggrada farlo e mi pare anche simpatico, ad Ainis no perchè penso che più che quel che dice dovrebbe profondamente indagare sul perchè lo dice. Ma indagare profondamente, partendo dalle basi della sua costruzione logica che a me pare intrisa nel mito e in una sessualità irrisolta. Salutoni

      • Gabriele Ainis ha detto:

        Gentile Hybris,
        guardi, dopo la sua presa in giro così ben riuscita, sono talmente sconvolto che non scriverò mai più nulla!!
        Però ci ho preso, no? Dipendente statale senza un cazzo da fare!
        Cordialmente,

  5. Vanessa ha detto:

    E’ davvero un peccato che i commenti scivolino tanto in basso, in una strategica deviazione dal tema centrale.
    Trovo interessantissimo il riferimento di Ainis alle sordide commistioni tra cultura, politica e denaro.
    Proprio ieri sono rimasta senza parole di fronte ad una locandina che pubblicizzava, per il 15 settembre scorso, un evento culturale in salsa fantarcheologica. Tra i relatori ho trovato il gotha della cultura locale accompagnato indecorosamente da nomi di ciarlatani e “imprenditori” nuragici.
    Fino a ieri mi chiedevo come il mondo accademico potesse tollerare la produzione industriale di frescacce da parte di un sottobosco maleodorante di improvvisati e di cialtroni dell’ultima ora, pronti a raccattare, in nome dei miti shrdn, moneta sonante.
    Ieri, osservando quell’inverecondo accostamento di nomi, orientato più verso il monumento all’agriturismo e alle case editrici che alla cultura a denominazione d’origine, ho cominciato a capire che forse c’è una condivisione, un’intesa, una strategia che Ainis in qualche modo ha messo in risalto.
    Tema da approfondire, in quanto di una gravità inquietante.
    P.S. Hybris, nel momento in cui scrive ad Ainis “non se la prenda perchè le si critica la scrittura”, mi consenta di farLe notare che il termine “contraddittorio”, da lei usato nel medesimo post, si scrive con due T.
    Buona serata.

    • Hybris ha detto:

      Brava Vanessa (?) ha trovato un refuso e se ne pavoneggia? Mi sa che non ha capito un cazzo, e ha guardato il dito invece della luna. Si ponga le stesse domande che ho rivolto ad Ainis (almeno lui è vero anche se finge di essere quello che non è) e trovi le risposte se ci riesce. Ma ne dubito assai. E poi, se scrive “farLe” con la L maiscola, di conseguenza anche tutti i “lei” dovrebbero avere la L maiuscola. Ma non si preoccupi, i refusi li notano gli stolti, e danno loro significati che non hanno. A meno di non essere provocati. Allora tutto cambia, ed il virtuale Convento dei cappuccini è lì, sempre pronto per i virtuali duelli all’arma bianca. Cordialmente

    • Hybris ha detto:

      E dove avrei scritto contraddittorio? Ha le traveggole? Delle due l’una: o non sa leggere o ha bisogno degli occhiali. Se vuole cercare un pelo nell’uovo per non so quale motivo lo cerchi nel suo, di uovo.

      • sisaia ha detto:

        “Non tollera il contradditorio? Gode nell’insultare ? Spara su chi le scrive e non dice un picciuolino sul nus?”

        Ecco qui, inclusa la carta di identità dell’organismo monocellulare, se non bastasse l’IP.
        Cassau su sirbone. 😀

  6. Proto Zuniari ha detto:

    Gentile Vanessa,
    condivido, però non sarebbe male fare i nomi inverecondamente accostati e anche il nome dell’evento. Non sarebbe male sottoporre ad un onesto sputtanamento gli accademici in questione. Ad esempio, il museo della civiltà giudicale di Oristano, con diramazione a Sanluri, sta nascendo sulla base di precise richieste che, poco ci manca, vadano in direzione di una rivalutazione dei falsi d’Arborea. Tutto ciò, ovviamente, su precisa richiesta di qualche assessore oristanese appassionato. Se qualche prof., in cambio di fondi per la ricerca, o peggio per se stesso, sarà disposto a sostenere le cazzate sulla resistezialità, l’indipendenza ecc., ecc, del giudicato dell’albero adottato da IRS, bisognerà sputtanarlo su un terreno più ampio della pedana dove si tirano colpi di fioretto accademici.

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